Il distacco

“Eccomi qui per parlarvi di un concetto che è quello delle paure, che secondo la vostra visione dovrebbero accompagnare un essere umano, non soltanto durante la sua esistenza terrena ma principalmente ed in maniera predominante, nel momento del ritorno nella nostra dimensione.
Ora è reale il fatto che le paure sono presenti nella vita di ogni essere umano, per diversi motivi e provenienti da differenti momenti del suo cammino attuale e di altro tempo, ma questo non significa però che nel momento del distacco, ogni atteggiamento che i vostri occhi vedono e la vostra mente registra sia un sentimento di paura.
La paura e il dolore sono presenti in tutto il percorso del cammino di ogni uomo, ma la misura della loro presenza non è regolata come voi potete pensare dagli avvenimenti che ognuno vive per apprendere degli insegnamenti, bensì da due diversi aspetti che coinvolgono l’uno le diverse esistenze e la crescita a livello spirituale, e l’altro il complesso ma armonioso interagire fra diversi spiriti, che decidono di vivere una esistenza comune per donare e ricevere, e in questo scambio apprendere e progredire.
Il momento di maggior interesse di questa nostra conversazione però, è quello del distacco ed è proprio di questo momento che ora io vi parlerò, perché soltanto così potrete comprendere che non esiste paura e non esiste dolore, e che ogni vostra prova è tale fino ad un momento prima del distacco, perché nel momento diventa prova di altri.
Prima di tutto però farò con voi un piccolo percorso, che parte da un tempo di poco precedente al distacco e termina con il distacco stesso, perché molti di voi esseri umani considerano questo arco di tempo come un momento di sofferenza massima, ma soltanto perché non sentono la gioia e non vedono il colore dell’amore che circonda tutta la situazione.
Lo so non è facile sentire la gioia e vedere il colore dell’amore, ma voi dovete imparare tutto questo perché possiate considerare la morte non come una punizione , ma come la gioia di ritornare in un luogo, dove vi attende il sentimento più grande e importante che possa esistere, l’amore.
Per ritornare quindi al distacco, diciamo che il percorso che porta a questo momento, è in realtà l’unica fase in cui è possibile comunicare e intendo proprio comunicare, con le persone che sono vicine al ritorno a casa, perché in questo modo la confusione si dilegua e tutto quello che rimane è soltanto gioia e armonia.
Comprendo che non è semplice, ed è proprio per questo che ora affronteremo insieme i sentimenti del distacco, perché così vedrete la confusione e non potrete più confonderla con la paura, perché sono due situazioni diverse fra loro.
Nel momento del distacco nessuno di noi ha avuto un tempo per i rimpianti o per i rimorsi ,ma ognuno di noi ha avuto il tempo per i ricordi di ogni genere e di ogni periodo, e credetemi nessun dolore ha attraversato questi ricordi e nessun genere di sentimenti umani si manifesta in essi, perché i ricordi sono come una mano del cuore, che si protende a toccare ancora una volta tutta l’esistenza trascorsa, e questo senza tristezza ma semplicemente con un grande carico di amore per ogni momento, e per tutto quello che ogni istante è stato per noi.
La porta che comunica con la nostra realtà è sempre aperta, e certamente a seconda dei casi è socchiusa o spalancata, ma comunque aperta, perché in questo momento si ha bisogno di appoggio e non soltanto quello umano, ma principalmente quello dei tanti nostri cari che sono andati prima di noi, perché aprire la porta non è sufficiente e neanche guardarci dentro.
C’è confusione, ma siamo sempre sostenuti e incoraggiati, e se il sostegno e l’incoraggiamento arrivano anche dal piano fisico, noi siamo sospinti dolcemente dentro, mentre al tempo stesso veniamo attirati dall’interno.
Credetemi non c’è nulla in tutto questo che faccia paura, nulla che generi dolore, ma la confusione di non sentire questi due momenti, di cui vi ho appena parlato, non in sintonia fra loro è forse più forte di tutto il resto.
Ora però tutto questo non ha niente a che vedere con lo spirito, perché la sua voce si leva alta sopra ogni vostro desiderio o speranza, per ogni persona che si sta distaccando da questo vostro piano fisico, ma se cercate di sentire questo momento, sentirete una melodia che stona, come se in questa fase delle note non si affiatassero fra loro.
Queste note sono il frutto dei vostri pensieri generati dalle vostre menti, che costringono il cuore a chiudersi in se e inviano messaggi contrastanti allo spirito, che invece sa bene dove andare ,cosa fare e come fare.
Per quelli fra noi che hanno avuto la possibilità di essere sospinti, in sintonia con l’essere attratti, il distacco è risultato essere una nascita gioiosa all’amore, e il momento del ritrovarsi in un enorme cuore palpitante dello stesso amore, ma credetemi per quanti non è stato possibile questo, il ritorno ha assunto la consistenza di uno strappo, come un telo che viene teso da due lati opposti, e questo non è soltanto confusione ma anche e soprattutto stanchezza, un sentimento che è quello di essere sospesi in uno spazio diverso da entrambi, e diverso anche da quello che si sente.
Ora non posso andare oltre però perché anche voi comprenderete che questo momento ha già quasi raggiunto quella parte della porta, che è già parte della nostra dimensione.
Quindi mi fermo qui e più avanti ci ritroveremo per parlare di altri aspetti della nostra realtà.
A presto”.